Montura Venticinque

Siamo esseri umani che lavorano per altri esseri umani. Siamo appassionati di vita all'aria aperta e di montagna. Ci impegniamo ad onorare, rispettare e proteggere le persone e l'ambiente in quanto esseri viventi. Siamo liberi pensatori che non hanno paura di condividere i propri pensieri e, soprattutto, siamo fedeli a noi stessi.

Sembrano pochi 25 anni, per un’azienda.

Eppure, provando a mettere in fila tutte le cose che Montura ha realizzato in un solo quarto di secolo, si otterrebbe un elenco nel quale sarebbe abbastanza difficile scrivere l’ultima riga senza rendersi conto, subito dopo, che ne mancherebbero altre.

Forse perché nata da un pensiero non proprio allineato al concetto tradizionale di imprenditoria, forse perché le fondamenta furono poggiate su una base fatta di persone eclettiche e, in quanto tali, imprevedibili; il tutto guidato da una missione: “Fare cose che gli altri non hanno ancora fatto”. Ecco come si può comprendere, almeno in parte, la poliedricità di Montura, costruita su idee e intuizioni, a volte azzardi, nati da quella singolare fucina e lasciati liberi di evolversi in qualsiasi direzione. Perché l’uomo, l’esploratore, è un soggetto inquieto, in permanente ricerca per soddisfare il desiderio innato di conoscenza. “Searching for a new way”, il motto aziendale, fu coniato come naturale conseguenza, diretta e immediata immagine di un fare che rispecchiasse concretamente la visione appena delineata. Montura da allora è sempre riuscita ad “essere altro” cercando continuamente nuove strade e soluzioni originali, arrivando a posare in breve tempo più di qualche pietra miliare nel panorama dell’abbigliamento tecnico, e non solo.

Un esempio dovuto, il Vertigo, nato nel 1999, quando tutti già facevano da tempo pantaloni da montagna, ma nessuno aveva ancora fatto… il Vertigo. Plasmato sul campo, con la collaborazione degli operatori del soccorso alpino, ma anche di climber, alpinisti e guide. Comodo, multifunzionale e adatto alle sfide di ogni verticalità, progettato partendo dall’anatomia della gamba e posizionando pezzi di diversi materiali, rigidi e non, in funzione del movimento. Il risultato quasi ossessivo dell’applicazione di un concetto, quello di “ergonomia”. Fu il primo capo form-fitting di Montura, oggi alla sua seconda versione. Amato, invidiato, copiato. Subito dopo Montura inventa e brevetta la tecnologia “Cross Section”, ovvero le camere sfalsate, per risolvere il problema del ponte termico tra una camera e l’altra in un piumino: con il 30% di materiale e di peso in meno, si sta il 30% più caldi. Oggi le chiamano sostenibilità e performance. Montura lo fa dal 2003. Qualche anno più tardi arriva un altro capo iconico, la Skisky 2.0 Jacket, che nasce come un regalo per il Trofeo Skialp 4 Valli, inserito nel pacco gara, ma il successo è immediato. Iniziato come un esperimento si è trasformato in un prodotto ricercato da tutti nel mondo dello sci alpinismo. Intanto nel panorama dei professionisti della montagna arrivava la Operator Jacket, progettata appositamente per le esigenze degli operatori del soccorso alpino. Ogni tasca, ogni cucitura ha una funzione precisa, studiata insieme a chi quella giacca l’avrebbe usata.

Da lì in poi prosegue, ed è lunga, la serie di intuizioni, idee, materiali e tecnologie brevettati che hanno fatto maturare una crescita di Montura fuori dall’ordinario, portandola in una posizione di eccellenza sul mercato dell’outdoor nel giro di pochissimi anni. Complice anche una filiera di produzione integrata e di proprietà, completata da una rete di negozi monomarca assolutamente originali - gli “Alpstation” ed i “Montura Store” - destinati ad amplificare l’esperienza di contatto con il prodotto. Tutto ciò a disposizione e vissuto da una community di persone, interne ed esterne all’azienda, quasi una “tribù”, animata dalle stesse passioni ed impegnata su valori condivisi. Ma il concetto di “searching for a new way” non era ristretto alla sola manifattura di abbigliamento. Se Montura doveva essere diversa da tutte le altre aziende del settore, la distinzione non poteva limitarsi al prodotto. Doveva riguardare anche il modo di produrre e di porsi nei confronti del prossimo, dell’ambiente, del mondo. Doveva considerare un aspetto che col tempo è diventato centrale nell’agire delle imprese, ma che all’epoca non era molto diffuso: il ruolo sociale, l’impegno verso i giovani, per le persone più fragili di una comunità, per i popoli di Paesi impoveriti che vedevano passare alpinisti “occidentali” impegnati a salire le loro montagne ma indifferenti ai loro bisogni. Nacque così il forte impegno ad aiutare chi, come Fausto De Stefani in Nepal o Ugo De Censi con l’OMG in Perù, voleva far uscire dall’emarginazioni le popolazioni di luoghi di montagna straordinari quali l’Himalaya o le Ande. La “mission” riguardava naturalmente anche la cultura, senza la quale non può esistere un “consumatore consapevole, capace di distinguere un prodotto ben fatto, costruito con rispetto per gli altri”. Dall’idea alla realizzazione il passo fu breve. Così nacque “Montura Editing”. Anche nel nome, formulato in un inglese non proprio ortodosso, emergeva quello che doveva essere “la Montura” rispetto a tutti gli altri: fantasia, cura artigianale e quasi maniacale di tutti i dettagli, profumo di legno di cirmolo intagliato, sguardi negli occhi, pacche sulle spalle… Così sono nati più di cento libri, ed altrettanti film, per parlare al cuore delle persone. Affrontando sempre con coraggio anche i temi scomodi, l’emarginazione, le disabilità, la disparità di genere. E poi mostre, festival, collaborazioni con soggetti importanti nel mondo della cultura e della solidarietà. “Searching for a new way” è anche un impegno e una sfida per il futuro. Dopo questi primi 25 anni non abbiamo raggiunto un traguardo, ma segnato una tappa. Abbiamo delineato un percorso, che, guardando avanti, seguiamo sapendo che potrà sbizzarrirsi in infinite diramazioni. Le esploreremo tutte, con la voglia di distinguerci sempre, rifiutando l’omologazione e cercando sempre nuove strade per restare fedeli a noi stessi.

Perché Montura non è semplicemente… Montura.