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Testo Firenze


Esordio a Firenze in occasione di “Testo 2024” per “Montura Editing”, il marchio editoriale di Montura, brand italiano leader internazionale nell’abbigliamento per la montagna e l’outdoor, entrato a far parte due anni fa dell’orbita aziendale di Claudio Marenzi, proprietario di Herno.
Da un quarto di secolo Montura Editing è un laboratorio culturale che ha sostenuto la pubblicazione di oltre cento titoli, dei quali più di 60 a marchio “Montura Editing”. 250.000 volumi distribuiti, sempre in cambio di una donazione per progetti di solidarietà. E poi l'attività cinematografica: oltre 90 film sostenuti, storie di persone in luoghi spesso disagiati e di montagna.
Seguendo il motto aziendale “Searching for a new way”, Montura ha seguito una propria via non solo in campo editoriale ecinematografico, ma anche investendo importanti risorse in progetti concreti di solidarietà e sostegno allo sviluppo. Ne sono un esempio la Rarahil Memorial School in Nepal, ideata dall’alpinista Fausto De Stefani con la Fondazione Senza Frontiere, oppure la Ger Camp in Mongolia ideata dall’antropologo David Bellatalla con la Croce Rossa e Need You Onlus per aiutare ragazze madri con figli disabili, ed i centri di formazione e le scuole dell'operazione Mato Grosso in Perù. Ma anche tanti altri progetti in Italia e in Europa che mettono al centro le persone, in particolare quelle con difficoltà. Il fine più alto delle attività svolte da Montura Editing è stato proprio educare alla conoscenza dei territori, dei luoghi, perché il rispetto per l'ambiente, per la natura è in concreto il rispetto per gli altri.
Montura Editing sarà presente dal 23 al 25 febbraio allo stand 18/A di Testo - Stazione Leopolda - con una selezione dei propri titoli e, presso la sala Munari 2 sabato 24 febbraio alle ore 17.00, per la presentazione del nuovo lavoro in corso di stampa: “Like a skinny little ant” di Alessandro de Bertolini, con la presenza dell’autore e del curatore dell’opera.
'Like a skinny little ant' by Alessandro de Bertolini
“Mongolia, Cina, Tibet e Nepal sono infinitamente grandi. L’Asia è infinitamente grande. Quando la percorri da solo in bicicletta sei una formica magrolina con una tenda ed un sacco a pelo…”
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