Stories

Volcanic Trails

di Nadia Moro

Giacomo è un messenger sulla piazza di Milano, Alley Cat addicted, sia in veste di organizzatore che di giocatore. Costante viaggiatore e collezionista di biciclette, potrebbe avere più bici che anni (23).

La prima volta che ha visto Bianca partecipava a una gara di ciclocross fra regaz di Milano, con la sua city-bike, jeans, camicetta bianca, bionde trecce al vento e catena della bici che non ne voleva sapere di rimanere sulla corona. Ha comunque finito la sua gara. 

Poco più di un anno dopo li ritrovo in coppia in viaggio bike-packing lungo il Caucasian Trail, dalla Georgia all’Armenia
Bianca, nel frattempo, si è attrezzata con un mezzo adatto al percorsi off-road, maneggia regolarmente sacche da bike-packing e si è tagliata i capelli corti.
Giacomo ha trovato qualcuno che accetta di pedalare con lui senza mandarlo a quel paese in pochi giorni... Ingrediente importante per la riuscita di tutto ciò: lo spirito naïf di Bianca :).
Li ho quindi contattati chiedendogli di esprimere un desiderio e di dirmi dove avrebbero voluto pedalare nel mese di ottobre, in Italia per circa 3 o 4 giorniMontura vorrebbe vestirli e seguirli…
Ci pensano e mi scrivono: “Non siamo mai stati a Napoli, in Campania!”
Neppure io pensai, andiamo quindi a Napoli vi seguo e vediamo cosa succede.
Giacomo disegna la traccia, gliela faccio correggere più volte riducendo i km e il dislivello: contava di percorrere una media di 90/100 km off-road +3000 al giorno. Gli ho fatto presente che a Napoli bisogna prendersela con calma, che ho voglia di raccontarli e scattarli. Tanto più che il Vulcano si muove parecchio in questo periodo e assistere a un’eruzione esplosiva del Vesuvio poteva essere un evento unico, forse l’ultimo che saremmo riusciti a fare
Scendiamo a Napoli in treno, mi sento una zia che porta in vacanza i nipoti!
Prima di partire per il tour faccio in modo che i ragazzi mangino abbondantemente, affinché possano arrivare a fine giornata in cima al Vesuvio
Con il tramonto la salita del vulcano ricorda ET: sali senza capire dove stai arrivando… Buio pesto, cielo stellato, Napoli e il suo inquinamento luminoso alle nostre spalle, presenza umana pari a zero.
Troviamo un punto panoramico perfetto dove piantare le nostre tende, i ragazzi cucinano e mangiamo un’abbondante dose di trofie al pesto. Ligure, pare che il pesto ligure vada molto sulla Riviera Amalfitana.
Il sonno ci spegne rapidamente, e scopriamo il giorno successivo che alle 5.00 di mattina c’è stata l’ennesima scossa di terremoto che noi non abbiamo avvertito e che terrà ancora più distante la popolazione dal Vulcano.
Il Vesuvio presenta un manto vulcanico ricco di colori e
vegetazione atipica rispetto ai pendii a cui siamo abituati in Italia.
I single track hanno un aspetto lunare, ed è doveroso qualche breve pezzo di reportage nel tentativo di visitare il Cono del Vesuvio
Purtroppo chiuso ai visitatori causa movimenti sismici frequenti. Ci buttiamo quindi in discesa lungo una strada sterrata che ci permette di vedere il Golfo di Napoli dall’alto.
 
Cono del Vesuvio, Totem di dimensioni cubitali, Castello
del Matinale, Acquedotti Romani, abbiamo incontrato tanti ingredienti e ci siamo riposati nel bivacco ubicato lungo il Piano del fieno.
Il caminetto ci ha scaldati per tutta la serata. Come tutte le fiabe che si rispettino speravo di incontrare San Michele e il Drago l’indomani al Castello di Avella. Ma niente drago. Quando viaggi pedalando il male non esiste, per chi pedala la strada è libera e serena.